Nata nel 1982, anno della prima affiliazione, la società Cupra Baseball si propone di costituire un gruppo sportivo alternativo al calcio. Si inizia con un campionato preallievi di 10-11 e 12 anni. Sonanti sconfitte, ma i ragazzi imparano a giocare. Si organizza il primo torneo di baseball preallievi Città di Cupra Montana. In questo periodo l'allenatore è Miani Luciano, detto Giaguaro. Negli anni successivi nuovi ragazzi si uniscono al gruppo. Serve un campo vero e proprio in quanto le prime partite vengono disputate in un campo da calcio di piccole dimensioni. La società, visto i risultati della squadra, decide di impegnarsi nella costruzione di un reale campo da baseball, prendendo in affitto un terreno agricolo con una casa colonica. Iniziano i lavori di sbancamento per livellare il terreno, visto e considerato che Cupra Montana si trova a metri 505 s.l.m..
Nel 1989 ci iscriviamo per la prima volta ad un campionato nazionale categoria seniores C2, ottenendo immediatamente la promozione in C1 dopo un solo anno di permanenza. Da questo anno cominciano le prime convocazioni in nazionale per mondiali ed europei di alcuni nostri giocatori tra cui Bartolucci Ilo e Pantaleoni Paolo. Cambiano i giocatori, si susseguono gli allenatori, tra i quali alcuni di nazionalità straniera, ma la grinta e l'entusiasmo non tendono a diminuire, ma al contrario, dopo aver sfiorato la promozione alla categoria superiore nel 1992, nel 1994 la squadra riesce a coronare il sogno di raggiungere la serie B grazie alla carica agonistica inculcata ai giocatori da due allenatori locali (Polacchi Cesare e Sampaolo Fabio).
Nel frattempo non mancano le richieste da parte di società di A1 e A2 nonché delle nazionali giovanili e militare per alcuni giocatori tra cui Bartolucci Ilo, Bartolucci Elia, Pantaleoni Paolo, Pantaleoni Giovanni, Gasparetti Gianni, Bonci Diego e Cerioni Daniele. La squadra per niente intimorita continua la scalata alla serie A raggiungendola al primo tentativo rimanendoci per tre anni e lottando alla pari con società molto più blasonate come Anzio, Fiorentina, Grosseto, San Marino e Milano. Solo nel 1998, penalizzati dal campo non illuminato, la squadra retrocede in serie B dove tuttora milita con ottimi risultati e con l'ambizione di ritornare ai massimi livelli, in una categoria più consona alle caratteristiche tecniche e fisiche della squadra.
La squadra, per l'ascesa verso la serie A, si affida dal 1999 al 2000 all'esperto tecnico marchigiano Furiassi Rodolfo (detto DODO), ottenendo subito buoni risultati, ma non ancora la promozione. Nel 2001 si tenta la carta venezuelana con Romulo Martinez, ma ancora una volta i play off vengono sfiorati di un soffio, appuntamento raggiunto solamente nell'anno successivo con la squadra guidata da un ritorno storico eccellente, ovvero Giaguaro, all'anagrafe Luciano Miani. Sfortunatamente di fronte c'è una agguerritissimo Roselle che spegne tutti i sogni di gloria di ritornare in A2. Niente da fare neanche questa volta.
Si ritenta nel 2003 la carta Venezuela con Lopez Osman coadiuvato dal cubano Rendon Andrè (responsabile del softball) e dal giovane Salazar Luis (responsabile del settore giovanile). La squadra nonostante la partenza eccellente di Pantaleoni Paolo per Montegranaro disputa un gran campionato e si qualifica nuovamente per i playoff. Questa volta è il Nettuno 2 a far ritornar il Cuprabaseball con i piedi per terra e tentativo di promozione ancora fallito. Stessa sorte nel 2005 quando ad eliminare la squadra è il Livorno. Gli ultimi anni causa il ringiovanimento della rosa non sono stati esaltanti, nonostante tutto tra mille difficoltà è stata mantenuta la categoria, mentre per il presente e il futuro prossimo ci sono buone speranze di tornare agli antichi fasti.
Ultimo, ma non di minore importanza, è stato, e tuttora è, l'impegno da parte dei genitori, dei sostenitori, dei dirigenti e degli sponsor per l'organizzazione di vari tornei e la partecipazione a manifestazioni locali per il reperimento di risorse economiche necessarie per la realizzazione dei nostri sogni.